Acquaticità. Cosa significa essere acquatici
Dicembre 6, 2020
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Acquaticità. Cosa significa essere acquatici
Acquaticità è un termine in gergo tecnico natatorio, che si usa per definire la capacità di una persona di sentire l’acqua attraverso il proprio corpo e di stare completamente a proprio agio in immersione.
Acquaticità è la misura della qualità del nostro rapporto con l’acqua.
Possiamo anche definire l’Acquaticità come consapevolezza corporea acquatica.
In altre parole l’acquaticità è legata alla consapevolezza del proprio corpo in acqua. Quel sapere che è determinato dalle esperienze compiute in essa; soprattutto quelle fatte in giovane età, che sono davvero determinanti per costruire gesti tecnici fluidi e armoniosi.
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Esperienze che creano una preziosa memoria corporea, che in età adulta sarà davvero importante per la qualità della salute globale dell’individuo. Spesso capita che siamo acquatici ma non ne siamo consapevoli. La qualità della relazione tra le persone e l’acqua è davvero importante per la salute generale dell’individuo e non è mai scontata.
Stare in acqua comporta un incontro tra l’acqua e le sue regole fisiche e il corpo e la sua storia.
L’ acqua a contatto col corpo non è mai neutra. Agli occhi di chi ha lunga esperienza personale e professionale in essa e soprattutto capacità di osservazione, mette sempre in evidenza aspetti della persona che la riguardano intimamente: disarmonie, paure, fatica, stanchezza, tensioni, carenze, incapacità, gioia, piacere, libertà di movimento, leggerezza.
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Dal modo in cui galleggiamo e respiriamo, dal tono corporeo, dal modo di muoversi, dalla velocità di esecuzione del movimento, dalle interruzioni nel movimento, dal movimento di alcune parti del corpo, dal ritmo che usiamo, da come nuotiamo sott’acqua o in superficie, possiamo ricavare innumerevoli informazioni sulla persona che osserviamo.